Il complesso immobiliare che ospita la Casa di Cura San Camillo è costituito da due corpi di fabbrica tra loro collegati. L’edificio che ospita l’ingresso principale fu costruito negli anni ’40 e mantiene i caratteri architettonici originari, mentre l’altro fabbricato è di recente edificazione. I due fabbricati sono collegati da un percorso coperto che attraversa il giardino interno, dove sono presenti essenze arboree della macchia mediterranea.
Il progetto realizzato ha coinvolto:
- L’ingresso principale
- La radiologia
- La realizzazione di un reparto hospice
La finalità della progettazione è stata quella contribuire, attraverso la qualità ambientale, a migliorare il senso di benessere degli utenti e di consentire al personale di operare in uno spazio funzionale e sicuro.
L’atrio d’ingresso si pone come cerniera tra il lato pubblico, la via su cui si affaccia l’edificio, ed il lato privato del giardino interno e dei reparti, fornendo pertanto “l’immagine” della struttura. La soluzione di progetto adottata è rivolta al rinnovamento dell’aspetto estetico della hall ed all’ampliamento della stessa per soddisfare le rinnovate esigenze funzionali.
La campata centrale del portico è stata trasformata in bussola, che risulta semplicemente accostata alle colonne e alle lesene del portico, in modo da lasciarne intatta la percezione volumetrica. Grazie alla trasparenza la percezione del rapporto vuoto-pieno – riferito in particolar modo al prospetto principale – è rimasto inalterato, rimanendo a vista l’intera struttura che costituisce il portico da un lato e l’apertura sull’altro.
In coincidenza con la pensilina del prospetto sul giardino sarà realizzata l’altra chiusura vetrata speculare che si connetterà al percorso coperto esistente che attraversa il giardino.
Internamente le scelte progettuali sono state finalizzate alla valorizzazione degli aspetti sensoriali attraverso lo studio dell’illuminazione, la scelta dei materiali e dei colori
Anche lo spazio di attesa della radiologia è stato progettato come uno spazio sanitario vero e proprio, dove i pazienti percepiscano una sensazione positiva.
La volontà di creare un’architettura “ospitale”, pensata in funzione di coloro che devono vivere negli spazi progettati, ha coinvolto non solo l’aspetto funzionale e architettonico degli spazi, attraverso l’uso dei materiali, le scelte cromatiche e l’illuminazione, ma anche lo studio della segnaletica e dei percorsi per facilitare l’orientamento.
Relativamente al reparto Hospice il progetto dell’area abitativa è si è basato sul principio dell’Umanizzazione: il malato deve essere posto in un ambiente a misura d’uomo, sicuro e confortevole. Le camere sono tutte singole, con ampio spazio per la zona giorno e per l’accoglienza di un familiare.